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Tu eri uno che sentiva dentro di sé tanta voglia di fare, che dopo aver
militato – rispettato e onorato per la tua forza e per il successo delle tue
armi – sotto le insegne dei più importanti signori del tuo tempo, ti sentivi sprecato.
Avevi deciso di voler servire solo un padrone che davvero valesse la pena
seguire, una Grande Causa che davvero valesse più delle altre. Forse eri stanco
di falsa gloria e ne desideravi di quella vera. Non ricordo più come ti venne
suggerito di stabilirti alla riva di un pericoloso fiume per traghettare –
grazie alla tua forza eccezionale – i viandanti che da soli non ce la
facessero, né come tu abbia accettato un così umile servizio che non doveva
apparire proprio quella Grande Causa della quale – capivo – eri assetato. Ma so
bene che era in quella tua funzione, vissuta con modestia, che ti capitò di
essere richiesto di un servizio a prima
vista assai “al di sotto” delle tue forze: prendere sulle spalle un bambino e
portarlo dall’altra parte, un compito per il quale non occorreva essere un
gigante come te e avere quelle gambone muscolose con cui ti hanno dipinto. Solo
dopo aver iniziato la traversata ti accorgesti che avevi accettato il compito
più gravoso della tua vita, e che dovevi mettercela tutta, con un estremo
sforzo, per riuscire ad arrivare di là. Dopo di che comprendesti con chi avevi
avuto a che fare, e avevi trovato il Signore che valeva la pena servire…
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La
traversata difficile che, secondo Alex, si doveva fare, seguendo l’esempio di Cristoforo,
era quella che conduceva dalle false cause, dai falsi valori alle cause giuste
e ai valori buoni del nostro tempo. Alex non era aggressivo, non era duro, e
nemmeno era un abile tessitore di trame politiche. Era, semplicemente, il
migliore, il più limpido e coerente esponente di una generazione che ha fatto
della speranza e del suo inveramento storico l’obiettivo della vita e la
sostanza stessa del proprio impegno nella politica, nella cultura, nella
società.
Il
fiume è ancora là, rischioso da attraversare, ma ineludibile. La lezione di
Cristoforo è ancora attuale. La nostra solitudine molto più grande. “Non siate
tristi, continuate in quello che era giusto”: come essere all’altezza del
compito?
p.
s.
Alex
è Alexander Langer. Siamo grati a Gianfranco Bettin che ci ha aiutato a
ricordarlo.