Per
la prima volta, nella sua storia, Nerviano ospita in piazza Santo Stefano una
pista di pattinaggio. Perbacco! Scomodiamo la storia dunque. Prima di andare
oltre forse si rende necessario spiegare che la frase con cui apriamo non è
nostra: parole e virgole sono infatti del Sindaco sig. Massimo Cozzi. Anche la
parola RISPETTO (così nel testo) è sua: entrambe le citazioni si riferiscono a
quanto si legge nell’editoriale dell’ultimo numero del giornale comunale. Con
la tecnica del caviardage, prendiamo un pennarello nero e cancelliamo tutto
quello che ci sembra inutile, lasciando in chiaro soltanto alcune parole. Ed
ecco quello che otteniamo:
Per la prima volta nella sua storia
Nerviano ospita in piazza Santo Stefano una pista di pattinaggio con la speranza che la parola RISPETTO sia
messa al primo posto.
Rispetto
di chi o di che cosa non è dato di sapere. Ma poi veniamo assaliti da una punta
di moralismo, che in certi casi ci vuole. Chi ha la pazienza di leggerci
ricorderà che nell’editoriale scorso lamentavamo l’insana idea di consentire
che accanto al Monumento ai Caduti ci fossero le giostre per i bambini. Ma la
madre degli sciocchi è sempre incinta, diceva quel tale. Ed ecco che nella
piazza antistante la chiesa compare una pista di pattinaggio. Sul ghiaccio per
essere in linea con la stagione. I manuali di urbanistica ricordano che la
città custodisce cinque piazze. La piazza del civile, dove affaccia il Municipio.
La piazza delle armi, dove si apre la Caserma. La piazza del mercato, dove si
vendono le merci. La piazza del sacro infine, dove si svolge la vita religiosa
e dove si erge la Chiesa. Sono quattro e ce ne ricordavamo cinque. Vabbè,
avrete capito che non siamo degli esperti. A ognuno la sua piazza dunque, e non
avendole tutte Nerviano si arrangia come meglio può. Del Sindaco sig. Massimo
Cozzi sappiamo. Meno sappiamo invece dell’Autorità religiosa che ha permesso lo
scempio e che per tradizione non può mettersi al servizio di quelli che fanno
la storia, ammesso e non concesso, come diceva quel tale, che il Nostro stia
facendo la storia. No, la Chiesa è al servizio di quelli che la subiscono la
storia, come proprio il Natale vuole ricordarci. Ma l’abbiamo detto che ci
siamo scoperti moralisti, al diavolo dunque giostre e piste di pattinaggio. Mai
imprecazione fu più appropriata.
Ma
noi stiamo scrivendo nei giorni del Natale e vogliamo perciò chiudere con le
parole sante con cui l’angelo si rivolge ai pastori che sono i primi a ricevere
l’annuncio del Natale: Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà
di tutto il popolo: oggi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il
Cristo Signore.
p.s.
La
frase ultima è presa dal Vangelo di Luca. Il titolo che ha ispirato la
riflessione è del Sindaco sig. Massimo Cozzi. Qua e là si ruba qualche verso a
Totò. Quel poco che sappiamo di urbanistica lo dobbiamo ad Aldo Rossi. Intanto
ci è venuta in mente la quinta piazza; la piazza dello sport, uno spazio per
cimentarsi in giostre cavalleresche e in saggi ginnici.
Prima
di lasciarci: a pagina quattro, sempre del giornale comunale, leggiamo della
mancata partecipazione della cittadinanza alle commissioni consiliari del 21 e
29 novembre scorsi. Per il 21 non sappiamo. Per il 29 invece immaginiamo
fossero tutti in piazza della Chiesa impegnati a rivitalizzare il centro
storico, come il Nostro ci ricorda sempre nel suo editoriale.
[Foto dal web]