31 dicembre 2012

Nerviano: Primarie per la scelta dei candidati PD al Parlamento

 
 
RISULTATI A NERVIANO
 
PRIMARIE PARLAMENTARIE




 
VINICIO PELUFFO 29
LAURA RANCILIO 25
ANNAPAOLA COVA 15
BARBARA POLLASTRINI 14
EZIO CASATI 14
EMANUELE FIANO 10
PAOLO COVA 9
FRANCESCO LAFORGIA 8
FRANCO MIRABELLI 7
GASPARINI DANIELA 7
LIA QUARTAPELLE 7
ASSUNTA TOMMASONE 7
ANNA PUCCIO 6
TERESA CARDONA 6
ADELE VIGNOLA 6
ETTORE MARTINELLI 6
GABRIELE MESSINA 5
LAURA SPECCHIO 4
LUIGI VIMERCATI 4
FRANCESCO PRINA 4
SORBI MATTIA 4
ILARIA COVA 3
MATTEO MAURI 3
EMILIA DE BIASI 3
SIMONA MALPEZZI 2
GIORGIO CAZZOLA 2
FRANCESCA TERZONI 1
MARILISA D'AMICO 1
ELEONORA CIMBRO 1
AUGUSTO SCHIEPPATI 1
 

15 dicembre 2012

Primarie Civiche della Lombardia - Risultati a Nerviano

VOTANTI            258

AMBROSOLI      149     57,97 %
DI STEFANO        64     24,90 %
KUSTERMANN    44     17,12 %


bianche                  1

02 dicembre 2012

Risultati 2° turno Primarie

 
 
RISULTATO 2° TURNO PRIMARIE CENTRO SINISTRA A NERVIANO
 
 
TOTALE DUE SEGGI
 
Votanti 596 (91,7% dei votanti al primo turno)
 
 
BERSANI 378  63,42%
 
 RENZI      217  36,40%
 
bianche 1

29 novembre 2012

Indicazioni per il ballottaggio del 2 dicembre



Se sei un elettore che è stato impossibilitato a registrarsi per cause di forza maggiore dal 4 al 25 novembre, potrai fare richiesta di registrazione durante i giorni 29 e 30 Novembre, presso la sede del Comitato Provinciale delle Primarie, in via Pergolesi 15 a Milano (Circolo PD Ghilardotti) presso l’unico ufficio elettorale provinciale speciale aperto dalle ore 10 alle ore 21 che valuterà ogni richiesta, oppure mandaci via mail a: milano@primarieitaliabenecomune.it
(ENTRO LE 19 di venerdì 30 novembre) NOME, COGNOME, RESIDENZA, ESTREMI DEL DOCUMENTO D’IDENTITA’ (senza bisogno di allegarlo) RECAPITO TELEF. e le motivazioni che non ti hanno permesso di registrarti e votare, inserendo nell’oggetto della mail la dicitura “REGISTRAZIONE STRAORDINARIA...
”. Solo gli ammessi al voto saranno ricontattati via mail o telefonicamente entro le ore 18 di sabato.
Gli elettori fuorisede che al primo turno hanno votato a Milano presso il seggio costituito alla Casa della Cultura (NON ATTIVO DURANTE IL SECONDO TURNO) hanno ricevuto il certificato del centrosinistra e con questo e con il documento d’identità (NON SERVE la tessera elettorale) potranno recarsi votare in un seggio qualunque del comune di riferimento (Milano o provincia). Sul sito nazionale www.primarieitaliabenecomune.it è disponibile la mappa dei seggi per individuare quello più vicino al proprio domicilio.
Gli elettori che al primo turno hanno votato in altre provincie\regioni e desiderano votare a milano o provincia possono farlo telefonando ai numeri 02.6963.1006/1017/1004 o mandando una mail a milano@primarieitaliabenecomune.it inserendo nell’oggetto della mail la dicitura “NUOVO FUORISEDE CON CERTIFICATO” (cercheremo di rispondere appena possibile) e sarà nostra cura, sulla base del domicilio, indicare il seggio presso cui recarsi a votare con documento di identità e “certificato elettore centrosinistra utilizzato già domenica scorsa”.
Gli elettori che al primo turno hanno votato a Milano o provincia e desiderano votare al 2° turno in un’altra provincia/regione possono farlo mandando una mail all’organizzazione provinciale di destinazione all’indirizzo mail (sostituendo ovviamente alle “x” la provincia) xxxxxxxxxx@primarieitaliabenecomune.it
Per tutte le altre casistiche potere mandare una mail a milano@primarieitaliabenecomune.it inserendo nell’oggetto della mail la dicitura “ALTRE PROBLEMATICHE” (cercheremo di rispondere appena possibile) oppure vi invitiamo per rapidità a telefonare ai numeri 02.6963.1006/1017/1004
 Coordinamento provinciale Milano

26 novembre 2012

I risultati delle Primarie del Centro Sinistra a Nerviano

Seggio 1 Sala Civica Pertini Votanti 511
  • Pier Luigi Bersani  236    46,27%
  • Bruno Tabacci           5      0,98%
  • Laura Puppato         25      4,90%
  • Nichi Vendola          70     13,72%
  • Matteo Renzi          174     34,11%

bianche 1


Seggio 2 Sala Civica Garbatola Votanti 139
  • Pier Luigi Bersani   46    33,09%
  • Bruno Tabacci           1      0,71%
  • Laura Puppato           6      4,31%
  • Nichi Vendola          27     19,42%
  • Matteo Renzi            59     42,44%


Totale NERVIANO Votanti 650
  • Pier Luigi Bersani   282       43,38%
  • Bruno Tabacci             6        0,92%
  • Laura Puppato           31        4,76%
  • Nichi Vendola            97       14,92%
  • Matteo Renzi            233       35,84%
bianche 1

10 novembre 2012

Incontro con i rappresentanti dei candidati






VENERDI’ 16 novembre ore 21

Sala Civica ex Meccanica


INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DEI CANDIDATI

ALLE PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA

 
  

Parteciperanno


 

TERESA CARDONA (Assemblea Nazionale PD)

per MATTEO RENZI


CARLO BORGHETTI (Consigliere Regionale PD)

per PIERLUIGI BERSANI


CHIARA CREMONESI (Consigliere Regionale SEL)

per NICHI VENDOLA

Come ci si registra per le Primarie




PRIMARIE DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA

CHI PUO' VOTARE

  • tutti gli elettori in possesso dei requisiti previsti dalla legge

  • i giovani che compiono 18 anni entro il 25 novembre 2012

  • i cittadini dell’Unione Europea residenti in Italia

  • gli extracomunitari in possesso di carta d’identità e regolare permesso di soggiorno

1 - LA REGISTRAZIONE

Per avere diritto al voto bisogna registrarsi all’Albo degli elettori della coalizione di centrosinistra.

PER REGISTRARSI:

  • si presenta un documento d’identità in regola

  • si sottoscrive l’Appello di sostegno alla coalizione “Italia. Bene Comune”

  • si versa un contributo di almeno 2 euro

  • si ritira il Certificato di elettore della coalizione di centrosinistra

DOVE E QUANDO REGISTRARSI:

La registrazione si può effettuare presso il Circolo PD di Nerviano Via Rondanini Domenica 11 e Domenica 18 novembre dalle ore 10 alle ore 12 e presso il banchetto al mercato di Nerviano Sabato 17 dalle 10 alle 12 oppure direttamente il 25 novembre presso il Seggio elettorale.

2 - LA VOTAZIONE DI DOMENICA 25 NOVEMBRE

PER VOTARE SERVONO:

  • un documento d’identità

  • la tessera elettorale

  • il Certificato di elettore della coalizione di centrosinistra rilasciato all’atto della registrazione


DOVE E QUANDO SI VOTA:

Si vota presso i Seggi elettorali delle Primarie presso al Sala Civica Pertini (ex Meccanica) Via Circonvallazione 1 per gli elettori di Nerviano, Cantone e Costa S. Lorenzo (seggi  1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 e 16) e presso la Sala Civica di Garbatola Via Montenevoso per gli elettori di Garbatola, Villanova e S. Ilario (seggi 11, 12, 13, 14, 15) dalle 8.00 alle 20.00.


3 - L'EVENTUALE BALLOTTAGGIO DI DOMENICA 2 DICEMBRE


Nel caso in cui nessun candidato superi il 50% dei voti validi, domenica 2 dicembre si terrà il ballottaggio tra i 2 candidati più votati. Può votare chi si è registrato all’Albo degli elettori di centrosinistra entro il 25 novembre.

Per votare occorre presentare gli stessi documenti della votazione del 25 novembre.

Si vota presso lo stesso seggio elettorale del 25 novembre, dalle 8.00 alle 20.00.

Tutte le info sono sul sito: www.primarieitaliabenecomune.it

23 ottobre 2012



In campagna elettorale Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani è candidato alle primarie del 25 novembre
Il segretario: “Sono in ottima posizione”. I sondaggi
lo danno avanti di 5 punti
CARLO BERTINI
ROMA
Niente confronto a due in tv Bersani-Renzi, perché il segretario (ragione ufficiale) non vuole trasformare queste primarie di coalizione in primarie del Pd. Ma basta fare due più due e il motivo vero del niet può esser individuato nella percezione che ha Bersani di un trend a lui più favorevole; nella convinzione, condivisa con i suoi uomini mentre si dirige verso Brescia per l’ennesimo comizio, che negli ultimi giorni «il clima è cambiato» anche grazie «agli errori di Matteo». E poiché l’Italia non è l’America, chi si sente in vantaggio non ha particolari motivi di dare all’avversario pubbliche occasioni di rimonta. «Bersani vuole un confronto con tutti i candidati alle primarie di centrosinistra, primarie di coalizione e non del Pd», fa sapere via twitter la portavoce del suo comitato Alessandra Moretti.  

Nei sondaggi lo sfidante tallona ancora il segretario, che non intende dunque salire sul ring per un match a due, almeno fino all’eventuale ballottaggio, perchè «sono in ottima posizione»: l’ultimo flash numerico diffuso ieri da Ipr Marketing al Tg3, vede Bersani crescere di due punti al 41%, Renzi salire di un punto al 36% e Vendola staccato dietro al 17%. Ma va tenuto anche in conto che l’avversario è sempre temibile se un altro istituto, l’Emg, alla domanda per il Tg di Mentana su chi gli italiani vedrebbero meglio come premier, fotografa un Renzi che si piazza subito dopo Monti col 12% e di un punto sopra il segretario Pd. 

Ma quel che più galvanizza Bersani è che il partito cresce e raggiunge la soglia psicologica del 30%, a detta di Antonio Noto di Ipr il «massimo storico dal 2008». Non sorprende se alla luce di questo trend confortante, il segretario dica che quel che sta succedendo con queste primarie, «per il Pd è tutta salute». E che i ragionamenti che svolge in privato siano quelli di chi sente di non aver sbagliato una mossa, a differenza del suo avversario. Il quale con tutta evidenza soffre da «ansia di legittimazione», perché questo svela la scivolata su banchieri e finanzieri. Nervo in realtà sempre scoperto a sinistra, dove pochi possono vantare patenti di verginità; ma anche se le polemiche sui social network non risparmiano nessuno, la tesi in auge nell’entourage bersaniano è che con quegli ambienti lì «ci puoi parlare ma poi deve essere chiaro che tu fai un altro mestiere», insomma che non ti fai influenzare.  

E dunque, se Renzi soffre questo bisogno di farsi legittimare che gli fa commettere «errori che lo portano a distaccarsi dal sentimento di appartenenza al centrosinistra, perché non puoi convincere i delusi di centrodestra con argomenti di centrodestra», Bersani resta ben ancorato al filone del socialismo europeo. E segue questa strada stando attento a non scoprire troppo il fianco con i «montiani» del Pd che pure lo sostengono. Solo per dare l’idea del clima, un giovane lettiano membro della segreteria, come Marco Meloni, è convinto che «Bersani mostra di avere un passo più solido e che il tentativo di Renzi di descrivere tutto il partito come una cosa altra da sè trasmette un’idea di debolezza». Insomma, Bersani è più tranquillo, soprattutto ora che il partito si è messo in moto e le varie correnti si son messe finalmente all’opera sul terreno. E dunque, questa settimana per coronare quell’immagine di leader riconosciuto e apprezzato anche in Europa, raffica di faccia a faccia, con i socialisti d’oltralpe più influenti. Oggi con il tedesco Sigamer Gabriel dell’Spd, giovedì a Parigi da Hollande per un bilaterale in forma privata; in mezzo un colloquio con Monti a palazzo Chigi per fare il tagliando alla legge di stabilità prima che arrivi in aula. 

E al netto di tutto ciò, che il clima di entusiasmo intorno a Renzi subisca una battuta d’arresto lo confermano pure i suoi sostenitori in Parlamento. Che danno la colpa a queste regole delle primarie «costruite apposta per tenere sotto controllo l’elettorato al secondo turno, per non far votare i giovani... Regole insomma, che per forza di cose mettono piombo nelle ali alla campagna di Matteo...». 

28 settembre 2012

Gazebo aperti a tutti. Nostro scopo è vincere

Di Ivan Scalfarotto
27 settembre 2012
Decidere chi abbia diritto di votare alle primarie è questione assai più ampia di quanto potrebbe sembrare a prima vista. Non ha a che fare solo con la competizione che designerà il candidato premier del centro-sinistra alle prossime elezioni, ma anche con la nostra idea della politica, della militanza, della funzione e della natura dei partiti politici. 


L’idea corrente è che l’elettore italiano si identifichi non come il cittadino adulto che matura una decisione in un determinato momento ma come l’appartenente a una fede, a una fazione. Più ancora del tifoso della squadra di calcio mi viene in mente il contradaiolo senese che torna a casa dallamammadurante i giorni del Palio, nella disgraziata ipotesi in cui abbia sposato una donna della contrada nemica. A lungo fratelli, cugini e nipoti hanno votato per un partito perché per quel partito votavano il papà, il nonno e il bisnonno.

Per la nostra cultura, il voto è divenuto una qualificazione antropologica prima ancora che politica: se in treno il passeggero di fronte legge Libero o il Giornalecomincio istintivamente a valutare se per caso non ci sia del posto in un altro scompartimento. Emagari anche a elaborare audaci teorie lombrosiane sull’acume medio dello sguardo dei lettori della testata avversa. Insomma, la convinzione generale è che l’elettore italiano sia fondamentalmente immobile e che l’unica mobilità pensabile sia quella dei leader politici, quelli che piroettano agili da un gruppo parlamentare all’altro, da un polo all’altro, dall’opposizione alla maggioranza (meno spesso il contrario), determinando con ciò tutto il possibile movimento che il nostro scenario politico offre all’osservatore.

Se così fosse sarebbe facile: basterebbe aprire i seggi all’elettore di cui allo stereotipo del cittadino di sinistra et voila, il gioco sarebbe fatto. Al voto, frotte di simpatizzanti sulle loro biciclette, Jovanotti nell’iPod, l’Unità sotto il braccio e un chilo di mele biologiche nel cestino. E invece non è così semplice. L’andamento dei sondaggi sul Movimento 5 Stelle dimostra che oggi ci troviamo davanti a un elettorato estremamente mobile, che in molti casi pensa di non votare, o di usare il proprio voto come uno strumento di legittima protesta.

In uno scenario così volatile i cittadini sono pronti a valutare il da farsi in modo meno placido e sequenziale di quanto succedesse un tempo. A scegliere laicamente tra una proposta e l’altra. La domanda è quindi: chi è l’elettore di centrosinistra? Come lo identifichiamo? In fondo ci muoviamo tra due estremi: uno è quello per cui il voto spetta all’iscritto, a chi ha cioè espresso un vincolo di appartenenza e di adesione certificata e, se vogliamo, aprioristica a uno dei partiti della coalizione; l’altro quello per cui la consultazione è aperta a qualsiasi cittadino che, senza altro impegno, desideri parteciparvi.

Escluso il primo estremo dalla natura stessa delle primarie e dal Dna del Partito democratico, bisogna capire quali siano i vincoli che si possono ragionevolmente imporre agli elettori. Per far questo bisogna intendersi sulle finalità che si vogliono raggiungere. Se lo scopo delle primarie è allargare quanto più possibile la nostra base di consenso in questo particolare momento storico e vincere, come io credo, bisogna allora favorire la più ampia partecipazione.

Aprire il più possibile le primarie per essere il più forti possibile alle elezioni, usando la consultazione interna per favorire la vittoria del leader più adatto a intercettare il consenso degli italiani. Di tutti gli italiani, senza distinzione di contrada.

Da l'Unità 27 settembre 2012