09 settembre 2021

Elezioni Comunali Nerviano 3-4 Ottobre 2021

 

GIROLAMO ALFREDO FRANCESCHINI SINDACO

IL NOSTRO PROGRAMMA PER NERVIANO 


 

Una politica giusta ricostruisce vite.
Se la città è bene organizzata anch’io posso vivere meglio.

 

COMUNITÀ

Puntiamo a fare di Nerviano una comunità coesa e solidale, capace di costruire un sistema condiviso di valori civici di riferimento, nel rispetto delle differenze e delle specificità. Un luogo dove il rapporto tra le persone sia sereno e rispettoso, e più semplice il dialogo con l’Amministrazione. Dai cittadini alle associazioni, dalle professioni all’imprenditoria, ci aspettiamo risposte che sviluppino nuovi modelli di cittadinanza.

Vogliamo parlare a tutti, convinti che si possa cambiare in meglio. Consideriamo formidabile l’occasione rappresentata dai cittadini provenienti da altri paesi: la diversità è una risorsa e non una minaccia. Nel rispetto della legge e delle differenze riteniamo necessario l’incontro e lo scambio di esperienze.

L’identità è il prodotto di una costruzione sociale, non affidiamola alla genetica. Per farlo dobbiamo partire da quei luoghi che rappresentano le tracce storiche dell’integrazione tra uomo e ambiente: il territorio, i quartieri e le frazioni.

Le strade e le piazze di Nerviano tornino ad offrire le occasioni e gli spazi di incontro tra i cittadini. Si deve poter camminare in piena tranquillità e sicurezza, fermarsi e chiacchierare protetti dagli attacchi minacciosi e nocivi delle auto. La soluzione richiede la riorganizzazione delle parti costitutive del paese: capoluogo e frazioni. Non c’è dubbio, lo strapotere dell’automobile va ridimensionatoe i danni che essa arreca combattuti. Le auto troveranno condizioni di circolazione vincolanti la velocità e la sosta. Più semplicemente per noi viene prima il pedone, poi il ciclista e infine l’automobilista. Sarà questa la nostra rivoluzione culturale. Da qui partiremo per riconquistare spazi e pezzi di paese abbandonati che, una volta rivitalizzati, rappresenteranno le occasioni di incontro per tutti i nervianesi. Proprio tutti. Gli anziani, coloro che si muovono con fatica o con l’ausilio delle carrozzine, devono girare il paese senza condizionamenti; tutte le barriere architettoniche saranno abbattute. Tutte!

Coerenti col motto olimpico “citius, altius, fortius” siamo andati più veloci, più alto e più forte in tante discipline nei giochi appena conclusi, e il ricordo ancora ci riempie di orgoglio. Ma a noi vengono in mente le parole di Alexander Langer, profeta tormentato dell’ambientalismo, che proprio ispirandosi a quel motto, ne inverte il senso, trasformandolo in “lentius, profundius, suavius”, “più lento, più profondo, più dolce”. Ci vuole quiete e tempo, senso della tradizione e comunione con l’ambiente, sembra volerci dire. Come andare in bicicletta. La bicicletta è uno strumento che crea soltanto domande che è in grado di soddisfare. Ogni progresso dell’automobile, invece, determina nuove esigenze di spazio e di tempo, per rispondere alle quali è necessario intervenire su pezzi di territorio, facendolo a pezzi. E poi, camminare e andare in bicicletta permette alla gente di creare un rapporto sostenibile, individualmente e collettivamente.


Una politica giusta ricostruisce vite.
Se la città è bene organizzata anch’io posso vivere meglio.

 

Nessuno ha mai deciso che le strade dovessero appartenere alle auto. La rinascita delle città, e anche di Nerviano, passa per lo sgombero delle strade dalle auto che se le sono prese in malo modo, cacciando via (leggi buttando fuori strada) pedoni e ciclisti. E nessuno chiami questo nostalgia di quello che abbiamo avuto e non abbiamo più. È invece la nostalgia di quello che avremmo potuto avere e ancora siamo in tempo ad avere. La nostalgia del possibile che spinge a cercare un nuovo equilibrio riparativo partendo dalla necessità di ricostruire il nostro sistema viario, che non fu progettato per un traffico così intenso come quello attuale.

 

CENTRO E PERIFERIA

Non è città lo stare insieme senza un centro, dice Stefano Boeri in un suo libro recente, dal titolo eloquente di Urbania, quasi a volerci ricordare che Nerviano un vero centro non ce l’ha, non avendo una piazza, una vera piazza che ne identifichi il centro in maniera chiara. Toccherà a noi ripensare una conformazione urbana che definisca una gerarchia tra centro e periferia, disegnando un perimetro chiaro dal quale partire, la piazza appunto; uno spazio pubblico pulsante di vita comunitaria, il luogo “teatrale” della vita cittadina. Creare insomma una condizione di benessere in una zona liberata dal traffico, attribuendo a questa scelta un valore urbanistico e non soltanto di pura e semplice tecnica viabilistica. Una scelta di valore dunque, una misura indispensabile dettata dalla massima considerazione per la mobilità dei cittadini accompagnata dall’esatta individuazione delle aree pedonali centrali e periferiche, fino ad arrivare alle frazioni. In questo tessuto urbano pedonale e ciclabile si devono inserire i percorsi del traffico e i parcheggi, in misura proporzionata alle auto che si possono ammettere, secondo certi standard. In altre parole si deve creare “una città per i pedoni” che sia alimentata “anche” dal servizio-traffico, rovesciando le tendenze che hanno invece creato una città al servizio dell’automobile e ignorato il pedone e il ciclista. Queste strade devono certo comprendere elementi vitalizzanti come negozi, ristoranti, caffè eccetera e devono soprattutto garantire la possibilità di passeggio tranquillo, di incontro e scambio sociale che una città deve offrire. Avremo cura di individuare quelle zone che, per loro struttura, non possono accettare il traffico di oggi e mai avrebbero dovuto subirlo, come invece è successo; le più adatte ad essere trasformate in aree pedonali, in quanto già predisposte per il ritorno all’antica e naturale fruizione.

 

TUTELA DEL TERRITORIO

La tutela del territorio è una condizione indispensabile perché questo possa accadere. O capiamo la profondità della transizione ecologica, o saremo tagliati fuori. È il momento storico per un’alleanza tra generazioni, realizzando la transizione da un modello di sviluppo all’altro e assumendo decisioni che daranno vantaggi già in una prospettiva di breve e medio termine. La strada è obbligata e non basta darsi una infarinatura ambientalista e una verniciatura di verde alle vecchie politiche. Non basta razionalizzare l’esistente, senza provare riprogettazioni complessive che dovrebbero mirare a realizzare una vita sociale armoniosa attraverso una utilizzazione dello spazio conforme ai bisogni sociali. È giunto il momento di frenare la crescita urbana, passando ad azioni di riqualificazione del patrimonio esistente e cercando di coniugare il tema della valorizzazione dell’ambiente con le nuove esigenze di organizzazione urbana. 

 

ANZIANI E FRAGILITÀ

Una città più umana è oggi una città in cui i quartieri non sono più dormitori anonimi ma centri di vita sociale, culturale, sportiva, educativa. Una città dove l’indifferenza non imperi e dove “la gente non passi la vita con la testa girata dall’altra parte” come ama dire don Gino Rigoldi, grande procacciatore dei diritti fondamentali della convivenza civile. Nerviano è a buon punto su questa strada. Sono molte le associazioni che con la loro attività testimoniano l’impegno nell’assistenza e nell’ascolto di quanti per le istituzioni sembrano non avere voce. Con tutte noi vogliamo lavorare insieme per affermare una volontà che ci vedrà sempre al fianco di coloro che riconoscono la comune fraternità umana e lo testimoniano con il loro impegno quotidiano. Senza rinunciare al dovere di indirizzo delle politiche sociali che devono rappresentare il momento massimo di elaborazione e di programmazione sociale di una Pubblica amministrazione. Affermiamo dunque la volontà di contribuire a promuovere l’esistenza e lo sviluppo dell’associazionismo locale, una realtà già ricca e variegata che, in piena autonomia, diventa strumento in mano ai cittadini per l’affermazione dei diritti fondamentali della convivenza civile. In questo ultimo anno e mezzo si è parlato molto di resilienza, la capacità di adattarsi efficacemente con proprie competenze e qualità, a un nuovo stato di fatto. È possibile applicare questa qualità anche alle Amministrazioni Pubbliche, che hanno mostrato la fragilità e l’inadeguatezza nell’affrontare le emergenze sanitarie e sociali sul territorio. Noi prospettiamo la possibilità di creare strutture che possano accogliere tali emergenze, attraverso azioni di coprogettazione di utenti e cittadini che realizzino un modello di innovazione e di inclusione nel campo dell’assistenza sociale e sanitaria. Una comunità diurna che disponga di personale dedicato e educativo oltre che di volontari, che guardi ai più deboli e si faccia carico dei loro problemi: dunque, assistenza agli anziani, supporto ai disabili e ai loro familiari, famiglie in difficoltà, disagio giovanile. Le esperienze in tal senso sono numerose e ben collaudate risalendo agli inizi degli anni novanta, non dovremo perciò inventarci niente di nuovo.

 

SPORT SOCIALITÀ E RELAZIONI 

Lo sport non è un lusso, se praticato previene le principali patologie croniche, fisiche e sociali. Sport significa socialità, relazioni intense e serene tra sessi e generazioni diverse. È anche una chiave di trasformazione del territorio: è bello vedere le strade e i sentieri animarsi, la sera e al mattino del sabato e della domenica di atleti che corrono, a piedi o in bicicletta. Non sono campioni ma sono la maggioranza dei praticanti sportivi. Questo non vuole dire che non ci sia occhio per gli altri, la minoranza dei campioni, ai quali occorre dedicare la giusta attenzione e le necessarie risorse. A Nerviano le società sportive fanno un lavoro encomiabile: il calcio ha folle di praticanti, così il basket e la pallavolo e il tennis. E l’atletica, che è il luogo che contiene ogni altra disciplina. E tutti gli altri sport cosiddetti minori. Si lamenta la mancanza di strutture. L’esistente ha permesso fin qui di “arrangiare”. Le strutture sportive fanno il possibile per contenere la mole di lavoro a cui vengono sottoposte. Ce n’è abbastanza perché si pensi in un futuro prossimo ad un loro radicale ricondizionamento e alla creazione di un centro che possa accogliere tutte le attività sportive. Siamo convinti che lo sport sia il migliore dei presidi al diffondersi della devianza giovanile e alla prevenzione di patologie sociali.

 

I GIOVANI

La minaccia della frantumazione della memoria storica oggi ci impone il trasferimento alle nuove generazioni di valori e di norme di comportamento, di usi e costumi locali, di abilità, di buone pratiche e più in generale di modelli di vita comunitaria. Le nuove generazioni vedono trasformato il periodo giovanile da processo teso verso un fine prevedibile a una condizione di attesa di un esito imprevedibile. Il rapido mutamento e l’incertezza della situazione sociale, la messa in discussione dei modelli tradizionali hanno prodotto disorientamento nei giovani, spesso spingendoli a comportamenti devianti o anche solo trasgressivi.

 

CULTURA E SALVAGUARDIA DEI VALORI

Noi intendiamo la cultura come l’unica salvaguardia al decadimento dei valori. Un presidio indispensabile per il controllo sociale. Consideriamo di primaria importanza l’investimento culturale e lo riteniamo possibile oltre che necessario. In queste note la voce cultura si declina come un bene irrinunciabile, un elemento fondamentale per la democrazia e per quell’agire di cittadinanza a cui siamo soliti, da sempre, riferirci. “L’identità nazionale degli italiani si basa sulla consapevolezza di essere custodi di un patrimonio culturale unitario che non ha eguali nel mondo”. La cultura può migliorare la qualità della vita ma solo dentro un rapporto armonioso e sostenibile tra le persone e il contesto urbano.
Sarebbe una cosa meravigliosa se alcuni stregoni facessero un miracolo e con un tocco della loro bacchetta potessero trasformare le cose da come sono oggi in come devono essere. Ma non esistono maghi. Dobbiamo fare noi il miracolo e non possiamo sperare di farlo durante la notte. Se tuttavia riconosciamo che quello che abbiamo scritto è la reale interpretazione dei bisogni diffusi del nostro tempo qui a Nerviano, ci avvicineremo a questo miracolo. È nostro compito fare dei piani che siano in armonia con la natura, usare tutti i mezzi necessari perché la nostra cittadina possa ritrovare una forma adeguata capace di soddisfare tutte le esigenze dei suoi abitanti. Riteniamo di avere le risorse e i mezzi per provarci. E abbiamo dentro di noi quella volontà che è la sola capacità magica di realizzare il sogno di rendere questo miracolo una realtà vivente.

Girolamo Alfredo Franceschini


 

LA PROPOSTA PER NERVIANO

 

Vogliamo disegnare una cornice universale di diritti a sostegno della dignità della persona, nelle diverse fasi della sua vita e nella varietà delle sue condizionisociali. Conoscere i bisogni della città e dei cittadini è la prima esigenza di unaAmministrazione comunale, per poter dare risposte a quei bisogni.


1. QUALITA' URBANA

La città è una rete di persone che si relazionano e di luoghi dove queste relazioni accadono. Solo assumendo questa definizione di città comprendiamo quanto profonda e radicale sia la crisi che la nostra comunità sta vivendo e quanto urgente sia necessario intervenire con progettualità e visioni nuove.
La nuova visione di una Nerviano possibile passa da interventi di radicale riqualificazione dei suoi elementi costituenti:
1. luoghi ove costruire le relazioni
2. relazioni tra le persone

Luoghi riqualificati
La città, come si diceva, è composta di luoghi fisici e la qualità di questi, più della quantità, ne condiziona la fruibilità. Ma la città pubblica non è fatta solo di palazzi (i “pieni”) ma anche di piazze e di parchi, di giardini e strutture sportive, strade e marciapiedi (i “vuoti”), il cui valore è oggi profondamente sottovalutato (diremmo svalutato) e i cui preziosi spazi, ceduti alle necessità del traffico automobilistico, vanno recuperati alla vita collettiva. Quanto siano impattanti le auto in termini di consumo di suolo pubblico lo dimostrano le seguenti infografiche, prese dal manuale Global Street Design Guide, redatto dalla National Association of City Transportation Officials (NACTO), nell’ambito del progetto Global Designing Cities Initiative, volto a sensibilizzare le amministrazioni pubbliche verso un uso più razionale dello spazio destinato alla mobilità.


I NOSTRI PROGETTI

 
Una rete di piazze nel capoluogo e nelle frazioni  

Mediante interventi di ridefinizione degli spazi aperti destinati alla viabilità veicolare, attuati con soluzioni progettuali dai costi contenuti e dalla reversibilità della trasformazione, costruiremo una rete di spazi pubblici caratterizzati da una nuova gerarchia nei flussi di traffico, favorendo i quelli lenti (pedoni e ciclisti) a discapito di quelli veloci (auto e moto).
In particolare apriremo ai pedoni Piazza Italia e le altre principali piazze cittadine, ridisegnando gli spazi di sosta e per il transito dei veicoli, così da ampliare le aree pedonali e quelle a disposizione delle attività commerciali. Piazze ridisegnate, con soluzioni progettuali a basso costo come quelli che già si vedono a Milano, come nodi di una rete di luoghi connessi da percorsi pedonali e ciclabili rafforzati:
1. riprogettazione di piazza Italia che coinvolga le strade limitrofe;
2. spazi che si prestano a molteplicità d’usi;
3. attenzione particolare al commercio di prossimità.


Colorare Nerviano
Immaginiamo una Nerviano con edifici e spazi colorati con colori nuovi, che la abbelliscano e ne facciano una città nuova, partendo da parcheggi e piazzette, ora monotoni, colorandoli con colori sgargianti e destinandoli a campi di basket o altro ancora.

Un grande parco a Nerviano
Riqualificare l’attuale area verde adiacente al parco Vassallo creando un grande polmone verde polifunzionale, fruibile e interconnesso con gli altri parchi di Nerviano mediante piste ciclabili e percorsi vita. L’area sarà dotata di attrezzature per il tempo libero e di una cucina industriale per attività di ristorazione e la realizzazione di eventi (come per esempio il Big Bang Music Fest).

 

2.NERVIANO SOSTENIBILE

Attraverso i fondi del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - e di enti sovralocali intendiamo avviare una grande fase di “manutenzione straordinaria” delle strutture e degli edifici pubblici di Nerviano e di realizzazione di progetti dall’alto valore ambientale.


I NOSTRI PROGETTI

 
Riqualificazione energetica e impiantistica di tutte le proprietà comunali
Interventi diffusi di rinnovamento impiantistico ed edilizio di tutti gli edifici comunali, dalle scuole alle strutture sportive, con l’obiettivo di aumentarne la sostenibilità ambientale (isolamenti termici, pannelli solari e fotovoltaici, nuove e più efficienti dotazioni impiantistiche, ecc.), la sicurezza e la fruibilità da parte dei nervianesi.

Forestiamo Nerviano
Recuperando i fondi stanziati da Città Metropolitana (progetto ForestaMi), pianteremo lungo tutte quelle aree pubbliche oggi residuali o poco sfruttate migliaia di nuovi alberi, così da rendere la nostra Nerviano più bella, verde e godibile e, soprattutto, sostenibile.

Rivalutazione del sistema parchi sovracomunale
Gli attuali PLIS (Parchi Locali di Interesse Sovracomunale) non hanno sufficienti vincoli che ne garantiscano l’integrità: bisogna potergli dare norme più stringenti, simili a quelle dei parchi regionali, attraverso la progressiva unificazione degli stessi, al fine di giungere all’accorpamento dei parchi a maggiore vocazione agricola con quelli periurbani.

Percorsi ciclabili
Un nuovo percorso ciclabile che colleghi Sant’Ilario con Cantone, passando per il riqualificato centro di Nerviano, per poi svilupparsi a nord verso Garbatola e Villanova fino ad arrivare a congiungersi con la pista ciclabile che parte dalla frazione Grancia di Lainate e arriva a Milano. A sud invece la ciclabile si svilupperà in direzione del PLIS del Roccolo.

Canale Villoresi
Valorizzazione del canale Villoresi d’intesa con il Consorzio Villoresi attraverso la realizzazione di un impianto di illuminazione e di aree di sosta lungo l’intero tratto che attraversa il territorio di Nerviano.

Progettazione e uffici pubblici
I bandi e le risorse sovralocali per sviluppare e realizzare politiche volte alla sostenibilità ambientale e alla riqualificazione dei tessuti urbani sono un’opportunità unica, ma servono progetti pronti e gruppi di lavoro dedicati, dotati di professionalità specifiche. La struttura tecnica comunale va supportata con figure tecniche specializzate.

Fermata ferroviaria a Cantone
Ridurre la presenza delle auto nelle nostre strade per realizzare una mobilità alternativa capace di limitare l’inquinamento atmosferico e stradale. La realizzazione del terzo e quarto binario a Cantone ha l’obiettivo di favorire una mobilità alternativa e di rendere più agevole il collegamento con Milano Metropolitana.

 

3. NERVIANO SOLIDALE 

È bene qui ricordare i valori di riferimento: la prevenzione, il superamento dell’assistenzialismo, una solidarietà responsabile, la famiglia e la persona, definiti secondo criteri di sussidiarietà, con il coinvolgimento della comunità e l’apporto
determinante dell’associazionismo presente a Nerviano.
La vita di un disabile, così come quella di un anziano, a Nerviano è dura, è faticosa, perché ha sempre minori possibilità di intessere dei rapporti. Ma noi siamo fatti di rapporti, e nei rapporti realizziamo il diritto inalienabile all’uguaglianza e alla libertà. Un disabile e un anziano non sono liberi, e non lo sono perché non possono andare in giro ad affermare questa libertà.


I NOSTRI PROGETTI


Apertura di una comunità diurna per alleviare l’impegno delle famiglie, con attività ricreative, di sostegno e di potenziamento dell’assistenza domiciliare con servizi finalizzati alle persone anziane e diversamente abili da coltivare in sinergia con le realtà associative esistenti.

Promuovere interventi sull’emergenza abitativa (esempi di housing sociale, sostegno dell’affitto, incentivi ai proprietari) e utilizzo adeguato della casa di emergenza abitativa posta in Garbatola. 


4. LA SCUOLA

L’Italia è penultima in Europa per numero di laureati e cominciano ad essere significativi i dati sull’abbandono scolastico dopo la scuola dell’obbligo. Questa mancanza di desiderio di istruzione deve interrogarci, come adulti qualche responsabilità crediamo di averla. Un’alleanza tra Comune, scuola e terzo settore potrà produrre grandi capacità di reazione e ottimi risultati.
Con l’arrivo dei fondi europei abbiamo la grande occasione per rendere stabili queste alleanze e combattere la piaga dell’abbandono scolastico.
Realizzare più nidi. Sostenere le donne più di quanto si sia fatto finora. La prima cosa importante da fare è abbassare i costi delle famiglie, soprattutto dopo la pandemia. L’accesso  ai servizi educativi di qualità fin dalla primissima infanzia ha un impatto rilevante sulle opportunità di sviluppo futuro dei bambini; per questo le esperienze educative extrafamiliari precoci sono importanti per tutti, ma diventano fondamentali nel caso dei bambini svantaggiati economicamente e/o socialmente. Facciamo in modo di dare a tutti i bambini le medesime opportunità di apprendimento.
 

I NOSTRI PROGETTI

Fare della scuola la “piazza dei ragazzi”, riproponendo per prima cosa il Consiglio Comunale dei ragazzi per stimolare la partecipazione attiva alle scelte che li riguardano, per migliorare gli spazi esistenti e renderli più fruibili e riprogettarli affinché anche gli ambienti scolastici vengano ri-utilizzati per attività ulteriori rispetto alla didattica;

Sviluppare il benessere a scuola attraverso progetti integrativi relativi ad arte, sport, ricerca/azione, accrescendo quindi i momenti di scambio tra scuola e territorio in cui il ruolo del Comune è fondamentale proprio nel suo ruolo di facilitatore, mettendo in rete risorse presenti nei vari ambiti;

Prevenire la dispersione scolastica. L’emergenza Covid, se pur migliorata, non è ancora terminata, per cui diventa necessario prevedere interventi che agevolino le famiglie nella sfortunata ipotesi di nuove chiusure;

- II coinvolgere molteplici attori (volontariato, cooperative educative) per studiare progetti sinergici che consentano ai genitori di continuare a lavorare, occupando bambini e ragazzi con interventi mirati nelle eventuali fasce lasciate scoperte dalle entrate e uscite differenziate nei vari istituti;

- iI fornire supporti tecnologici e risorse umane alle famiglie meno abbienti, per non “lasciare indietro” nessuno.

 

5. UNA COMUNITA' INTERCONNESSA

La qualità della vita nei nostri paesi è strettamente correlata alla qualità e al livello di accesso ai servizi offerti dall’amministrazione ai cittadini. Noi immaginiamo una Nerviano policentrica, vivibile, orientata al bene comune, che abbia come stella polare i legami sociali e la loro tenuta.
Una comunità interconnessa, in cui è incoraggiata la socialità, l ‘aggregazione, capace di diffondere i servizi dal centro alle frazioni e di creare occasioni di crescita civile. Una comunità in cui ogni persona deve essere sostenuta e aiutata nei momenti di difficoltà.


I NOSTRI PROGETTI

Un centro polifunzionale e culturale dotato di auditorium, sale letture, zone ristoro etc. a disposizione di tutti i cittadini, collegato dalla rete ciclabile comunale. Un ambito attrezzato
per contenere servizi culturali e sociali e favorire la convivialità tra le persone.

Riqualificazione della vecchia scuola di Cantone in centro civico
Un nuovo spazio confortevole e ben organizzato, capace di ospitare eventi e favorire relazioni. La riqualificazione rappresenterebbe l’occasione per valorizzare un edificio in disuso e renderlo funzionale alle diverse esigenze comunitarie.

La Biblioteca. Ciascuna biblioteca che si rispetti, deve avere la capacità di porsi dentro il tessuto urbano, di stimolare la domanda culturale dei cittadini e di dare risposte. Una biblioteca priva di questa intelligenza è davvero somma di libri, ovvero la negazione della essenza della biblioteca. Una biblioteca intelligente finisce con l’essere un osservatorio del tessuto urbano, un luogo di studio e dei cittadini, un luogo dove si incontrano le forze della politica e gli operatori culturali in un impegno congiunto. Il pubblico che frequenta le biblioteche è oggi in prevalenza mosso da motivi legati allo studio. Questo può ingenerare l’impressione che la biblioteca sia qualcosa di accessorio rispetto a realtà istituzionali più consistenti come la scuola. La biblioteca per noi non è solo uno spazio attrezzato per la lettura, è un sistema di comunicazione. Qui si colloca la sua maggiore potenzialità formativa, qui dovrebbe inserirsi una precisa azione didattica che veda impegnate insieme diverse istituzioni formative. Insomma, una biblioteca che di fatto esista, non come idea o proposito, ma come realtà effettiva, che deve essere costituita da spazi quantitativamente e qualitativamente adeguati, dalle attrezzature indispensabili, dal personale occorrente, dotato di sufficiente preparazione tecnica e autonomia funzionale e da raccolte sufficientemente vaste di testi. E soprattutto che rimanga aperta nelle ore di maggiore presenza dei cittadini a Nerviano; nuovi orari dunque.

I Giovani. La pratica della cittadinanza attiva prevede che i giovani diventino i soggetti del proprio destino. Il merito e le capacità, oltre all’entusiasmo, devono essere le uniche caratteristiche per riuscire.
Rafforzare l’interazione con le realtà giovanili sul territorio per ascoltarne le esigenze e creare progetti condivisi. La realizzazione di uno spazio destinato al co-working e a corsi di formazione professionale.

 

6. MANUTENZIONE STRAORDINARIA DIFFUSA

Buona parte delle proposte presenti in questo programma riguardano la riqualificazione
ed il riuso di edifici e spazi già presenti sul nostro territorio. È una linea programmatica netta, basata su tre assunzioni altrettanto nette:


1. la popolazione di Nerviano non cresce ormai da molti anni ed è fortemente cambiata per tipologia e qualità dei bisogni;
2. in Nerviano la quantità di attrezzature ed edifici comunali necessita di un deciso e in certi caso non rinviabile rinnovamento qualitativo e impiantistico;
3. non è più il momento di consumare risorse per costruire nuove strutture.


È da questa premessa e dalla scelta di non consumare nuovo suolo pubblico, che abbiamo elaborato un unico grande piano di “manutenzione straordinaria diffusa” per Nerviano e le frazioni. Questa proposta verrà attuata mediante una rete di tanti interventi, grandi e piccoli, di recupero e riutilizzo di servizi e attrezzature oggi sottoutilizzati o inadeguati, per trasformarli in luoghi in cui le persone possano incontrarsi e costruire relazioni o in servizi capaci di rispondere in modo adeguato ai nuovi bisogni dei Nervianesi.
I progetti che abbiamo già descritto in altri paragrafi, oltre che a quelli che seguono e che completano il disegno della “manutenzione straordinaria diffusa” di Nerviano, verranno attuati utilizzando le future risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e tutti gli altri fondi nazionali e regionali che ci impegneremo ad attivare.


I NOSTRI PROGETTI

Riqualificazione dei plessi scolastici con adeguamento impiantistico, sismico e rinnovamento delle dotazioni tecnologiche e strumentali.

Ristrutturazione e riqualificazione degli impianti sportivi per renderli adeguati e accoglienti. La manutenzione degli impianti sportivi degradati, come per esempio lo stadio Re Cecconi, è diventata una necessità primaria. Educazione e responsabilizzazione nell’utilizzo di questi impianti, che sono un bene di tutti.

Riqualificazione Sempione: anche il sedime di via Sempione/via Milano è parte di Nerviano e come tale deve essere a pieno titolo parte del tessuto urbano e non una semplice via di scorrimento per le auto. Ad oggi tutto il sedime è di competenza comunale e, quindi, può essere riqualificato ridefinendo gli spazi destinati ai veicoli e quelli per la mobilità lenta. Servono idee e progetti di qualità.