10 aprile 2019

Il nuovo "duce" Mussolvini

Certo è che i fondatori della Lega nord non avrebbero mai immaginato che un partito di fede secessionista si potesse ritrovare alla fine un partito nazionalista, sovranista e di estrema destra; a volte la sete di potere cambia ideologie e priorità.
Le ex camicie verdi che simboleggiavano il verde della Padania, stanno col tempo diventando nere, più scure della notte più buia, riportandoci a tristi e nefasti ricordi del passato. Da quando il nuovo "duce" Mussolvini ha di fatto preso il comando del paese, i nostalgici fascisti di casa pound e forza nuova hanno rialzato la cresta. Si sentono protetti ed autorizzati a compiere scorribande sempre più violente, con cattiveria esponenziale. I loro obbiettivi sono i soliti, profanazione di simboli religiosi ebraici, atti di inciviltà razzista contro rom, gay ed extracomunitari. Tutto come allora, un film già visto con un finale tragico per l’Italia e per noi italiani.
Purtroppo gli alleati di governo di questa Lega non hanno opposto resistenza, anzi per il loro attaccamento alle poltrone che contano si sono resi zerbino della sede di Via Bellerio. In questo periodo storico dove la paura è diventato il sentimento più presente, le nostre certezze vanno a dissolversi, lasciando spazio all’idea che qualcuno ci debba indicare la strada giusta.
Non siamo pecoroni che seguono il gregge, ma esseri umani con tanto di cuore e di un cervello che bisogna saper far funzionare, creando presupposti per un mondo migliore. Dobbiamo agire e pretendere un futuro pieno di emozioni e opportunità positive, non possiamo fermarci e piangerci addosso.
Quando si arriva ad un bivio bisogna percorrere la strada giusta, vogliamo ritornare al passato regime o rimanere a vivere in una nazione libera e democratica?

Viva l’Italia antifascista!