Certo è che i fondatori della
Lega nord non avrebbero mai immaginato che un partito di fede secessionista si
potesse ritrovare alla fine un partito nazionalista, sovranista e di estrema
destra; a volte la sete di potere cambia ideologie e priorità.
Le ex camicie verdi che
simboleggiavano il verde della Padania, stanno col tempo diventando nere, più
scure della notte più buia, riportandoci a tristi e nefasti ricordi del
passato. Da quando il nuovo "duce" Mussolvini ha di fatto preso il comando del
paese, i nostalgici fascisti di casa pound e forza nuova hanno rialzato la
cresta. Si sentono protetti ed autorizzati a compiere scorribande sempre più
violente, con cattiveria esponenziale. I loro obbiettivi sono i soliti,
profanazione di simboli religiosi ebraici, atti di inciviltà razzista contro
rom, gay ed extracomunitari. Tutto come allora, un film già visto con un finale
tragico per l’Italia e per noi italiani.
Purtroppo gli alleati di governo
di questa Lega non hanno opposto resistenza, anzi per il loro attaccamento alle
poltrone che contano si sono resi zerbino della sede di Via Bellerio. In questo
periodo storico dove la paura è diventato il sentimento più presente, le nostre
certezze vanno a dissolversi, lasciando spazio all’idea che qualcuno ci debba
indicare la strada giusta.
Non siamo pecoroni che seguono il
gregge, ma esseri umani con tanto di cuore e di un cervello che bisogna saper
far funzionare, creando presupposti per un mondo migliore. Dobbiamo agire e
pretendere un futuro pieno di emozioni e opportunità positive, non possiamo
fermarci e piangerci addosso.
Quando si arriva ad un bivio
bisogna percorrere la strada giusta, vogliamo ritornare al passato regime o
rimanere a vivere in una nazione libera e democratica?
Viva l’Italia antifascista!